sabato 14 aprile 2012

The Very Angry Caterpillar

Questo di Eric Carle è un bel libro per bambini che prenderò a prestito per raccontare la nostra storia (dal mio punto di vista naturalmente, di Michele) trasformando l'aggettivo "hungry" in "angry".



Il bruco "gruppo" SpiazziVerdi mangiava quello che capitava a tiro, sperimentava, approfittava del suo giovane entusiasmo per attirare persone sempre nuove, costruiva nuovi progetti che condivideva con altri, andava in giro a conoscere suoi simili, poi.... il bruco ha preso un'indigestione o meglio, ha sentito un certo sommovimento di stomaco che gli ha suggerito: bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
E il bruco si ritirò nel suo bozzolo.
I piccoli ortolani scalzi hanno continuato a coltivare il loro orticello (sempre meno ortolani, sempre meno spazio coltivato) e tutto è tornato come prima (meno di prima).

E la farfalla? quella deve ancora uscire dal bozzolo, non si sa nemmeno se mai ci uscirà.
Morale? C'è la volontà di alcuni (pochi) di non considerare lo spazio delle Zitelle solo come un orto e di non vedere SpiazziVerdi solo come un gruppo di hobbisti dal pollice verdastro. Se AAM Terra Nuova ci pubblica un bell'articolo (di Eliana) sulla rivista di questo mese, se a maggio ci invitano ad Helsinki a dar vita nuova ad una piazza in occasione di Helsinki capitale europea del design, se siamo fra i promotori della 3a Conferenza Internazionale della Decrescita o se ci chiamano a testimoniare la nostra esperienza in decine di occasioni un motivo ci sarà? o la gente crede che coltiviamo solo il nostro orticello e vuole sentire solo quello? Io non credo sia così.

Ritorniamo alla farfalla:
la nostra base, le Zitelle, sta diventando un luogo di sperimentazione sul suolo, sulle piante orticole, sulla vite (di cui si occupano con piacere gli amici-compagni della Laguna nel Bicchiere), stiamo guardando non solo alla terra ma a tutto quello che è considerato "arredo" (termine un po' da rivista di architettura") e cioè funzionale a quello che considererei non un orto ma un esperimento di vita all'aperto che può servire sia a chi vuole avvicinarsi alla campagna ma soprattutto a quelli che vogliono piano piano trasformare la città, far entrare un inarrestabile verde nei suoi interstizi, vivere il più possibile sotto il sole, lavorare, cucinare, mangiare, giocare, dormire.
A tal proposito, in occasione di Helsinki stiamo progettando una sorta di orto ideale che si ispira a Dogville di Lars Von Trier (agghiacciante direte voi), questo è il nostro compitino per far progredire lo spazio; per quanto riguarda il gruppo, la farfalla che vorrei veder uscire dal bozzolo dovrebbe essere una farfalla che parte da uno spazio per esplorarne altri, che inizia a pensare alla terra non come ad un hobby ma ad un occasione per un cambio di vita, progetti nel cassetto ce ne sono molti, ambiziosi ma anche fattibili, dipende naturalmente dalle forze in campo e dall'entusiasmo che viene messo in gioco (è un invito a farsi avanti alle nuove leve).

p.s. agli ortolani anonimi:
questa primavera un sacco di cavolfiori e di broccoli sono andati a fiore, seguono a ruota bieta e radicchi, è bello vedere l'orto colorato ma fa un po' di tristezza pensare che un sacco di ortaggi non sono stati raccolti, avremmo potuto magari regalarli ma non lo abbiamo fatto perchè pensavamo venisse più gente, forse questa primavera pianteremo meno cose.


venerdì 6 aprile 2012

la nuova mesa

Ecco uno dei nuovi 3 tavoli! tre, dico tre! Già sono iniziati i pellegrinaggi per ammirarlo.
Perché abbiamo grandi propositi per la primavera ed estate...Quindi, venite a trovarci in orto!