Vorremmo un po' seguire le orme di Anthony Wigens in "The Clandestine Farm"; non avere legami di proprietà con la terra, coltivare quella che viene abbandonata, non sfruttarla ma arricchirla, di biodiversità, di sostanza organica, di cultura.
Stiamo pensando a delle semine di piante che non hanno bisogno di essere seguite ogni giorno, dato che il luogo non è proprio sotto casa (serve almeno una mezzoretta di barca da Venezia, e qui vi sto dando già un indizio utile), intanto mettiamo giù delle patate e dei topinambur, ma poi vorremmo anche provare con tutta una serie di esperimenti legati al fatto che non potremo irrigare, che il terreno è sabbioso, che se va avanti così ci sarà sempre meno acqua per tutti. Guardando quindi a quelle piante orticole o officinali che non hanno grandi pretese o che si adattano bene ad un terreno che sembra la spiaggia di S. Elpidio (altro indizio piuttosto importante), e quindi ecco una possibile lista:
fagiolo dall'occhio
anguria Sugar Baby
amaranto
verbena
camomilla
ceci
melissa
rosmarino
salvia
“Matki” Vigna Aconitifolia
Lemon Cucumber
Tepary Bean
okra
bieta
rabarbaro
amaranto
verbena
camomilla
ceci
melissa
rosmarino
salvia
“Matki” Vigna Aconitifolia
Lemon Cucumber
Tepary Bean
okra
bieta
rabarbaro
Ciao, che bella iniziativa! Non sapevo che esistesse a Venezia... Ma fate cose anche per bambini?
RispondiElimina